www.francoemiliocarlino.itANNO 2002

 

RASSEGNA STAMPA DELLA SEZIONE UCIIM MIRTO-ROSSANO

 

    Mandatoriccio (CS) 

  Mandatoriccio (CS) 

Corso Umberto

Corso Umberto

 

 

 

21-02-12

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Da “il Quotidiano”, 3 Febbraio 2002

Rinnovato il Direttivo dell’UCIIM

Giuseppe SAVOIA

   Giorno 26 u.s., nei locali dell’Istituto “Madre Isabella De Rosis” in Rossano Scalo, opportunamente convocata si è riunita l’Assemblea dei Soci UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) di Mirto per rinnovare secondo le norme dello Statuto il proprio Direttivo Sezionale che rimarrà in carica nel triennio 2002 – 2004. I lavori sono stati aperti dalla Presidente di Sezione Prof.ssa Nicoletta Farina De Russis.     

Dopo le operazioni di voto è stata celebrata la S. Messa officiata da S.E. l’’Arcivescovo di Rossano mons.. Andrea Cassone, assistito dal Consulente Ecclesiastico Sezionale mons.. Franco Milito.

I lavori si sono conclusi con la proclamazione degli eletti e i saluti di ringraziamento a tutti gli intervenuti da parte della Presidente sezionale. Entrano a far parte del nuovo direttivo dell’UCIIM i Proff. Nicoletta Farina De Russis, Franco Emilio Carlino, Antonio Greco, Francesco Frangione, Anita Catalano Morello, Giuseppina Murace, Achiropita Iuliano, Filomena Vitali Romio e Carmela Arcidiacone. 

L’UCIIM, Associazione Professionale Cattolica, nata nel 1944 come Associazione Professionale di Docenti, Presidi, Ispettori della Scuola secondaria di 1° e 2° grado, nell’ultimo Congresso Nazionale, in aderenza all’evoluzione della Scuola Italiana, che va verso l’unicità della funzione docente, la pari dignità della Formazione professionale e l’esigenza istituzionalizzata dell’Educazione permanente, allarga i suoi orizzonti ed invita Dirigenti e Docenti anche della Scuola Materna ed Elementare, Formatori ed Educatori, che condividono la sua ispirazione, ad associarsi, anche in vista della necessità di contribuire alla formulazione di un “codice deontologico” che valorizzi la professionalità. 

 
Da “Camminare insieme”, (Mensile dell’Archidiocesi Rossano –Cariati) Marzo 2002 

Dalle nuove forme della comunicazione la possibilità di una nuova didattica

      Multimedialità e formazione a distanza

Franco CARLINO

   Le innovazioni introdotte nel nostro sistema scolastico e formativo rendono necessaria una riflessione sul tema generale della formazione professionale dei docenti, soprattutto sull’aspetto relativo all’uso del computer nella scuola ed alle nuove tecnologie ad esso correlate.  Nonostante siano trascorsi ben quattro anni dall’avvio del  P S T D (Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche), i risultati emersi dall’ultimo monitoraggio ministeriale evidenziano come ancora lungo rimane il cammino da percorrere, perché tutto il personale acquisisca le competenze adeguate, per utilizzare pienamente le grandi potenzialità offerte dai moderni sistemi multimediali.  In passato, il mancato utilizzo di queste nuove tecnologie, per troppo tempo considerate marginali alla stessa attività didattica, non ha favorito l’azione educativa e né ha contribuito a migliorare il processo di  apprendimento degli alunni.

Oggi, invece, le nuove  forme della comunicazione non solo possono favorire l’acquisizione di maggiori competenze e rendere più efficace l’azione educativa, ma soprattutto possono migliorare gli strumenti della professionalità docente. Insomma, si ha la possibilità di elaborare una nuova didattica. Inoltre, non può essere trascurato il forte input di rinnovamento che le stesse tecnologie possono offrire alla nuova organizzazione del sistema scolastico.

Da sempre “leva strategica dello sviluppo professionale”, la formazione, in questi anni, con l’approvazione degli ultimi contratti del comparto scuola, ha assunto un ruolo di primo piano. Allo scopo di assicurarne il diritto a tutto il personale ne sono state definite condizioni e modalità. Con l’avvento delle nuove tecnologie, una delle modalità di formazione a  cui si guarda con maggiore interesse è la formazione a distanza (FAD).

In quest’ottica, l’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), allo scopo di sostenere la formazione e l’aggiornamento dei propri iscritti anche nel settore avanzato come quello delle nuove tecnologie ha promosso un Corso Nazionale di Formazione per Formatori sull’uso della “multimedialità nella didattica curricolare”. Il Corso, iniziato il 18 ottobre 2001 ed in fase avanzata di svolgimento dovrebbe concludersi  intorno alla metà di febbraio c.a.

L’azione di formazione, in linea con il rinnovamento dei programmi, in primo luogo, mira allo sviluppo di nuove competenze in relazione all’applicazione dei nuovi strumenti tecnologici, in secondo luogo, mira al rinnovamento dei metodi e dei contenuti, per ampliare le tecniche di insegnamento e l’orizzonte metodologico e culturale dei docenti. La formazione all’uso degli strumenti nella didattica non può prescindere dalla reale comprensione delle nuove esperienze e metodologie, soprattutto vissute in prima persona. Il Corso Formazione Formatori si basa su un modello di apprendimento di tipo collaborativo e mira pertanto a coinvolgere i docenti in un percorso di apprendimento basato sull’esperienza diretta ed il confronto, sfruttando tutte le nuove tecnologie per un vero apprendimento a distanza. Il percorso formativo si basa sull’integrazione di due tipi di metodologie, l’aula tradizionale e il percorso di formazione a distanza tramite il sito www.scuola-virtuale.it., che consente di seguire un percorso formativo flessibile e personalizzabile.

 
Da "Il Quotidiano"  12 Marzo 2002

Franco Emilio Carlino presidente deIl’ Uciim

Giuseppe SAVOIA

   Franco Emilio Carlino  è il nuovo Presidente dell’Uciim (Associazione Professionale Cattolica dei Docenti, Presidi ed Ispettori delle Scuole di ogni ordine e grado). La nomina  è avvenuta durante la prima riunione del nuovo Direttivo, tenutasi nei giorni scorsi in città, per provvedere, appunto, alla elezione del presidente e delle altre cariche all’interno del Consiglio direttivo. 

 Prima dell’inizio dei lavori, la Presidente uscente, Nicoletta Farina De Russis ha salutato e ringraziato tutti i Soci per il contributo dato e il  Direttivo per la stima dimostrata nei suoi confronti. Subito dopo, il nuovo organismo, alla presenza del Consulente Ecclesiastico monsignor Franco Milito, ha nominato all’unanimità il nuovo Presidente nella persona di Franco Emilio Carlino di Rossano, Vice Presidenti Pina Murace di Corigliano e Greco Antonio di Mirto. Segretaria economa è stata riconfermata Anna catalano Morello di Mirto, membro dirigente organizzativo è stato riconfermato Franco Frangione di Mirto. Riconferma alle attività ricreative per Achiropita Iuliano di Cropalati, la quale ha ricevuto la delega anche per le attività culturali. Deleghe anche per le neo Filomena Vitali Romio di Corigliano e Carmela Arcidiacone di Mirto, la prima delegata per le attività di sostegno alle Associazioni dei genitori e per gli insegnanti delle scuole non statali, la seconda delegata per le attività di sostegno ai giovani.

 Alla Presidente uscente Nicoletta Farina De Russis di Rossano, che ha retto brillantemente  la Sezione per ben sei anni, il nuovo Direttivo dopo averla ringraziata per quanto fatto negli anni della sua presidenza, per l’impegno e lo spirito di servizio dimostrato le ha affidato l’incarico di delegata per il coordinamento delle Associazioni cattoliche all’interno della Diocesi.

 Il nuovo Consiglio direttivo che svolgerà il suo mandato nel triennio 2002 – 2004, si è dato appuntamento per domani, presso l’Istituto “Madre Isabella De Rosis” in località Frasso allo Scalo di Rossano, per presentarsi all’Assemblea dei Soci già convocata, per le consuete dichiarazioni di programma.

 
Da “Camminare insieme”, (Mensile dell’Archidiocesi Rossano –Cariati) Marzo 2002 

Impegno professionale e formazione continua

Il senso dell’appartenenza

Franco CARLINO

   Cari Soci, circa due mesi fa sono stato da Voi chiamato a guidare la Sezione UCIIM di Mirto. Realtà radicata nel tessuto del nostro territorio, punto di riferimento costante per la nostra formazione professionale e culturale e per quella di tanti altri colleghi, grazie all’impegno costante e convinto di ognuno di noi e di quelli che mi hanno preceduto nel guidarla: la Preside Anna Bisazza Madeo, le Proff. Maria Teresa Russo e Nicoletta Farina De Russis. A loro va il ringraziamento di tutti noi, per quanto hanno saputo fare per la Sezione in tutti questi anni. A Voi tutti e al nostro Consulente Sezionale, don Franco Milito, il ringraziamento più sentito, per la fiducia riposta nei miei confronti.

La consapevolezza di far parte della storia di una Sezione così importante a livello provinciale e regionale, ormai avviata verso il suo venticinquesimo anno dalla sua costituzione, la sicurezza del Vostro consenso spontaneo e sincero, mi caricano di fiducia e di speranza per affrontare con responsabilità il compito affidatomi, per il futuro cammino della Sezione. Insieme avremo modo di fare molte cose e in un momento di non facile quotidianità per nessuno, potete capire quanto grande  e difficile è l’impegno che ci attende.

Viviamo in un contesto di complessità a tutti i livelli. Come professionisti della scuola siamo invitati a essere soprattutto speranza ed esempio per gli altri. In tal senso, il nostro primo impegno riguarda certamente il ripensare il nostro ruolo orientato ad affrontare in maniera adeguata i problemi che ci attendono, riflettere sul significato autentico della nostra appartenenza  all’Associazione.

 E’ necessario far conoscere ulteriormente le finalità e il lavoro della nostra Unione a quanti ancora  non conoscono l’Associazione alla luce anche delle modifiche dello Statuto, che prevede l’adesione  di Docenti di ogni ordine e grado di Scuola. Bisogna aprirsi al confronto e al dialogo con tutti i colleghi al fine di migliorare i rapporti relazionali nell’ambiente di lavoro, in questo momento di forti cambiamenti in cui spesso ci si sente disorientati e demotivati a far bene il proprio dovere. Lo spirito che ci deve animare è quello di essere soprattutto umili, pazienti,  capaci di ascoltare, sostenere, valorizzare le capacità di ciascuno per far si che i nostri alunni crescano in un contesto ricco di contenuti culturali e di esperienza di vita.

Attualmente, nel mondo intero si vivono momenti di forti tensioni sociali. Tensioni che non risparmiano il mondo della scuola. Scuola dell’autonomia, che richiede una maggiore consapevolezza pedagogica e istituzionale della sua azione educativa e formativa e, quindi, un aumento del livello di formazione. Per questo è necessario stare al passo con i tempi, con azioni significative, di impegno professionale e di aggiornamento e formazione continua, mirate al miglioramento della qualità del servizio. La scuola è cambiata e non ci si può sottrarre al compito di insegnanti, educatori, professionisti cattolici. Si rende necessario, pertanto, cooperare e collaborare all’interno del proprio ambiente di lavoro ma anche sul territorio. Ci si deve aprire ai nuovi bisogni recependo più di prima le istanze provenienti dall’utenza. La nuova didattica offre grandi opportunità e favorisce forme di attività e proficua interazione tra insegnamento e apprendimento. Basti pensare alle nuove tecnologie informatiche per comprendere il cambiamento inarrestabile, che queste continuano a determinare in ogni settore della nostra vita quotidiana. La nostra Associazione anche in questo settore ha proposto e realizzato attività di formazione professionale per docenti sulle N T D, recependo i nuovi bisogni dei professionisti della scuola. La formazione costituisce un momento importante nella vita professionale del docente; nel nuovo contesto scolastico, profondamente rinnovato, rappresenta un momento forte e qualificante, per superare il senso di inadeguatezza che spesso si manifesta in noi tutti. Appartenere all’UCIIM acquista un particolare senso, per l’impegno morale e culturale di cui sempre l’Associazione si è fatta carico, cercando di essere sempre vicina ai propri soci, ma anche ai non iscritti, con iniziative  di formazione e momenti di vita comunitaria che ha sempre portato avanti.   

 
Da "Il Quotidiano"  14 Giugno 2002

“Professionisti della scuola a servizio di tutti”

I programmi dell’Uciim

Li ha esposti il neopresidente Carlino

Anna Maria COVIELLO

   Si sono riuniti nei giorni scorsi a Mirto-Crosia i soci dell’Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi) per discutere dei programmi dell’Associazione professionale, che raggruppa docenti, presidi e ispettori della scuola secondaria di primo e secondo grado.

 Il presidente della sezione Uciim di Mirto, Franco Emilio Carlino, chiamato appena due mesi fa a guidare il sodalizio, nel corso della riunione ha tracciato le linee programmatiche che intende portare avanti. Carlino ha affermato che la Sezione di Mirto dell’Uciim “è una realtà radicata nel tessuto del nostro territorio, punto di riferimento costante per la nostra formazione professionale e culturale e per quella di tanti altri colleghi”.

 Il neo presidente ha approfittato dell’incontro per ringraziare quanti lo hanno preceduto alla guida dell’Uciim: dalla Preside Anna Madeo Bisazza, alle professoresse Maria Teresa Russo e Nicoletta Farina De Russis. Un saluto e un ringraziamento particolare Franco Carlino lo ha rivolto a mons.. Franco Milito, consulente sezionale, per la fiducia  riposta nei suoi confronti. “La consapevolezza di far parte della storia di una Sezione così importante a livello provinciale e regionale (venticinque anni di attività) e la sicurezza del vostro consenso spontaneo e sincero – ha aggiunto Carlino – mi caricano di fiducia e di speranza per affrontare con responsabilità il compito affidatomi, per il futuro dell’Associazione. Viviamo in un contesto di complessità a tutti i livelli – ha proseguito il Presidente – e come professionisti della scuola siamo invitati a essere soprattutto speranza ed esempio per gli altri”. “E’ necessario far conoscere ulteriormente le finalità e il lavoro della nostra Unione a quanti ancora non conoscono l’associazione alla luce anche delle modifiche dello statuto, che prevede l’adesione di docenti di ogni ordine e grado”.  Per Carlino “bisogna aprirsi al confronto e al dialogo con tutti i colleghi al fine di migliorare i rapporti relazionali nell’ambiente di lavoro, in questo momento di forti cambiamenti in cui spesso ci si sente disorientati e demotivati a far bene il proprio dovere. Lo spirito che ci deve animare – ha proseguito Carlino – è  quello di essere soprattutto umili, pazienti, capaci di ascoltare, sostenere, valorizzare le capacità di ciascuno per far sì che i nostri alunni crescano in un contesto ricco di contenuti culturali e di esperienza di vita”. “Attualmente, nel mondo intero si vivono momenti di forti tensioni sociali: tensioni  che non risparmiano il mondo della scuola: Scuola dell’autonomia, che richiede una maggiore consapevolezza pedagogica e istituzionale della sua azione educativa e formativa, con azioni significative, di impegno professionale e di aggiornamento e formazione continua, mirate al miglioramento della qualità del servizio”. 

 Il presidente prende atto che la “scuola è cambiata e che non ci si può sottrarre al compito di insegnanti, educatori, professionisti cattolici”. Un invito di Carlino “ad aprirsi ai nuovi bisogni recependo più di prima le istanze provenienti dall’utenza. La nuova didattica offre grandi opportunità e favorisce forme di attività e proficua interazione tra insegnamento e apprendimento. Basti pensare alle nuove tecnologie informatiche per comprendere il cambiamento inarrestabile, che queste continuano a determinare in ogni settore della nostra vita”. “La nostra Associazione – ha rimarcato Franco Carlino – anche in questo settore ha proposto e realizzato attività di formazione professionale per docenti, recependo i nuovi bisogni dei professionisti della scuola. la formazione costituisce un momento importante nella vita professionale del docente”. Carlino ha concluso il suo lungo e articolato intervento affermando che “appartenere all’Uciim acquista un particolare senso, per l’impegno morale e culturale di cui sempre l’Associazione si è fatta carico, cercando di essere sempre vicina ai propri soci, ma anche ai non iscritti, con iniziative e momenti di vita comunitaria che ha sempre portato avanti”.

 
Da "Il Quotidiano"  15 Giugno 2002

Oggi alle ore 17,30 per la conclusione dell’anno sociale

Incontro con l’Uciim

Anna Maria COVIELLO

   Si terrà oggi alle 17,30 l’incontro conclusivo dell’anno sociale dell’Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi – Associazione professionale dei docenti, presidi ed ispettori della Scuola secondaria di primo e secondo grado) con il ritrovo fissato nella centralissima Piazza Steri nel centro storico di Rossano, cui seguirà la Celebrazione Eucaristica officiata dal Consulente Sezionale mons.. Franco Milito. Dopo la Santa messa, la manifestazione proseguirà presso la sede dell’Università popolare di Palazzo Rizzuti a Rossano, dove il Consulente Sezionale, mons.. Milito, si soffermerà sulle tematiche del cammino di formazione trattate durante l’anno appena trascorso. “I lavori dell’incontro – per come fa sapere il neo presidente Franco Carlino – proseguiranno per un consuntivo delle attività sociali svolte nel corso dell’anno, a cura del direttivo di sezione, e per fare il punto sulla previsione di impegni per il prossimo anno”.

Nel corso dei lavori, la pianista Ida Zicari eseguirà musiche di Schumann e Liszt. Franco Carlino coglierà l’occasione per informare i Soci delle attività in cantiere e su cui dovranno pervenire eventuali proposte.

 Dal 23 al 26 luglio prossimo Marcia internazionale dei giovani insegnanti; dal 26 al 31 luglio 2002, il Siesc (Segretariato internazionale degli insegnanti secondari cattolici) ha organizzato a Frascati il 48° incontro internazionale degli insegnanti sul tema: “A quali nuovi bisogni deve rispondere la formazione degli insegnanti e degli studenti”; il viaggio in Germania “Il viaggio dei Re Magi – Milano/Colonia, A.D. 1164 alle radici dell’idea di Europa”; escursione al Santuario della Madonna del Pettoruto da organizzare e realizzare.

 
Da “Camminare insieme”, (Mensile dell’Archidiocesi Rossano –Cariati) Ottobre 2002 

Riforma della scuola: le considerazioni dell’UCIIM

Occorrono scelte coerenti con lo scopo

Franco CARLINO

   Nella ricerca continua di adeguarsi alle innovazioni in atto, la scuola è da qualche tempo sottoposta a continui cambiamenti dettati da riforme e controriforme. Tutto ciò provoca una riduzione di fiducia nei confronti della  politica in generale e nelle stesse istituzioni preposte a dare un ordine alla riforma scolastica che,  invece, avrebbe bisogno di un’ampia conformità di opinioni.  L’ultima, in ordine cronologico, è la riforma Moratti, che scaturita dal rapporto Bertagna è attualmente in audizione alla Commissione Cultura del Senato come proposta di legge delega: “Norme generali sull’istruzione e livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale” (10.5.2002). In attesa che la stessa riforma completi il suo iter parlamentare e venga definitivamente approvata ritengo utile, a partire da questo numero, far conoscere ai lettori di Camminare insieme alcune delle considerazioni espresse dalle Associazioni professionali e dagli Organi Collegiali della Scuola, esaminando, nelle linee essenziali, alcuni aspetti del dibattito in corso, per  avviare negli addetti ai lavori  riflessioni improntate alla ricerca di possibili soluzioni e del consenso nelle diverse  direzioni.

 L’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) da sempre attenta, con molto interesse, al “tentativo di riformare la scuola”, anche in questa occasione ha cercato fino in fondo di comprendere “le ragioni” che hanno indotto il governo a chiedere la delega, ma anche quelle dell’opposizione a rifiutarla, sottolineando con forza che, “i legittimi destinatari delle decisioni parlamentari non sono tanto le forze politiche, spesso troppo attente alle contingenti vicende elettorali, quanto i bambini e i giovani dei prossimi decenni”. Tuttavia, continua la nota dell’UCIIM (La Scuola e l’uomo n. 6/2002, pag. 147), “comunque sia  risolta la questione della delega, noi chiediamo che il Parlamento, in rappresentanza degli interessi generali del Paese, precisi quelle condizioni politiche, procedurali, finanziarie che rendano effettivamente possibile l’allestimento di quel sistema che si dice di voler promuovere”. 

 In riferimento al dibattito in corso sulla riforma, “Il Consiglio Nazionale dell’UCIIM nel prendere in esame il disegno di legge delega si è riconosciuto nei seguenti punti, in parte recepiti dall’ordinamento: 1) finalizzazione del “sistema educativo d’istruzione e di formazione alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno, nel quadro della cooperazione fra scuola e genitori e nel rispetto delle scelte educative della famiglia”; 2) riconoscimento del valore educativo, istruttivo e formativo di ogni scuola, statale o paritaria; 3) aggancio dei curricoli ai valori costituzionali della persona, del cittadino e del lavoratore, in quanto dimensioni indissociabili dell’essere umano; 4) valorizzazione dell’autonomia didattica e di ricerca e sviluppo delle singole scuole; 5) concezione del docente come professionista dell’educazione scolastica, esperto disciplinare, partecipe della vita comunitaria della scuola; 6) concezione del dirigente come professionista del  governo dell’istituzione; 7) riconoscimento del valore formativo e della pari dignità della formazione professionale, affidata dalla legge alle regioni, ma in termini che vanno attentamente valutati per evitare salti nel buio, e dell’alternanza scuola lavoro, purché progettata e realizzata dalle scuole in collaborazione con le imprese pubbliche e private; 8) garanzie circa la possibilità di passaggi dal percorso scolastico a quello della formazione professionale e viceversa”. Ed ancora,  è riportato nella nota, “se si crede in istituzioni educative, di istruzione e di formazione, che abbiano carattere di comunità autonome e responsabili, in un contesto istituzionale di tipo federale, non monolitico né frammentato, e che dispongano di tutte le pregevoli caratteristiche di cui ha parlato il Ministro Moratti in occasione degli Stati generali della scuola, occorre che le scelte relative ai mezzi e alle procedure per muoversi in questa direzione siano coerenti con la scopo. La credibilità di una politica dipende anche dalla coerenza che si riesca a realizzare sia con i principi e gli obiettivi che si assumono a guida dell’operare istituzionale, sia con le condizioni concrete con le quali si misurano le scelte”.

 

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Ultimo aggiornamento: martedì, 21 febbraio 2012                                                                                                                                                                                                            Copyright © Franco Emilio Carlino. Tutti i diritti riservati

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