Nota dell'autore

Dalla presentazione... di Mario PEDRANGHELU, Direttore del Centro di Orientamento Scolastico e Professionale di Cosenza

[...] Scorrendo le pagine di questo prezioso volume curato dal Prof. Franco Carlino, mi è tornata alla memoria quell’esperienza da cui partimmo trent’anni fa e che segnò una svolta nella nostra scuola, costretta a misurarsi con la perentorietà dei nuovi bisogni per i quali la pur lenta evoluzione del territorio richiedeva risposte puntuali e non più rinviabili. Fra quei presidi mi piace ricordare Antonino Di Salvo e Michele Scattarella, non solo perché dirigenti di scuole rossanesi, ma, soprattutto, perché furono autorevoli e generosi pionieri di un’avventura che, anche per la loro testimonianza, contaminò con graduale rapidità l’intera nostra provincia, proponendo, a buon diritto, il Distretto scolastico di Rossano come distretto pilota per la programmazione longitudinale dell’orientamento. Nei sei seminari residenziali che seguirono negli anni successivi l’orientamento si affermò come problema centrale della scuola e come fattore di legittimazione d’ogni azione didattico-formativa. Si allargò il gruppo degli operatori scolastici che vollero attrezzarsi per significare nello specifico dell’orientamento la loro professionalità, diventando, così, le particelle nobili di un sistema che, per quella presenza, poté sprigionare la sua intrinseca valenza formativa e orientativa. Fra quelle particelle nobili si colloca a buon diritto Franco Carlino. Egli intuisce che senza memoria del passato si rischia di perdere i poli di riferimento per continuare un cammino che pur esige di essere permanentemente rivisitato per potersi riproporre credibilmente nella sua percorribilità. Non a caso, quando viene eletto Presidente del Distretto scolastico n. 26, Carlino pone fra le priorità del suo ufficio l’impostazione di una programmazione organica e pluriennale dell’orientamento, lasciando, al termine del suo incarico, quei forti segnali che la Professoressa Maria Caligiuri, succedutagli, si affretterà a raccogliere per riproporre quel distretto come sede privilegiata per il consolidamento della concezione longitudinale dell’orientamento. Si deve notare che Franco Carlino non pretende di farsi maestro. Egli è piuttosto il cronista di una storia che lo ha visto tra i protagonisti più attenti ed operosi, una storia che vuol consegnare ai colleghi, alle istituzioni, al territorio perché quel che è stato fatto non si esaurisca nella memoria, ma diventi generatore di una feconda continuità con il contributo di tutti gli agenti coinvolti. [...]  continua