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La
testimonianza e l'impegno in un clik attraverso la seguente cronistoria |
L'esperienza alla
Presidenza del Consiglio Provinciale UCIIM Cosenza
LA FASE DI TRANSIZIONE E PREPARATORIA
Giunto alla sua naturale scadenza il Consiglio
Provinciale Uciim per la Provincia di Cosenza si rinnova.
L’elezione del
nuovo Consiglio, per il triennio 2007/2010, si tiene nell'Aula Magna
dell'Istituto "Madre Isabella De Rosis", allo Scalo di Rossano, il 20
aprile 2007, durante il Congresso Provinciale dell'Uciim, appositamente
convocato.
In tale occasione fui chiamato a ricoprire la carica di
Presidente Provinciale del nuovo Consiglio Provinciale UCIIM Cosenza.
Questo primo periodo, si caratterizza come momento di forte impegno
associativo.
Intensissimi e molto partecipati risultano gli incontri per
la conclusione delle attività sezionali.
La necessità di condurre in
porto le iniziative avviate, come Presidente uscente della Sezione
Mirto-Rossano, deve essere coniugata con la necessità di avviare da
subito un lavoro preparatorio per l’impostazione e la pianificazione del
programma da portare avanti, con il nuovo Consiglio Provinciale.
In
coerenza con le decisioni già assunte convocai l’Assemblea Sezionale,
per il rinnovo del Direttivo della Sezione di Mirto-Rossano.
I
lavori
furono introdotti da una mia relazione su:“Continuità
di un’esperienza - Stato della Sezione e attività del triennio 2005 –
2008”, a conclusione di una meravigliosa esperienza
professionale, durata quasi sei anni. Compagni di viaggio furono i
membri del nuovo consiglio costituito da:
Marcianò
Maria, Segretario Consiglio; Simari Emanuela, Responsabile
attività di formazione; De Luca Vittoria Vicepresidente con
funzioni vicarie e responsabile della Comunicazione-Rapporti con la
stampa; Romano Antonio, Responsabile coordinamento Associazioni
cattoliche e non - Rapporti con Enti; Pellegrino Concetta,
Vicepresidente e responsabile promozione UCIIM sulla fascia del tirreno
cosentino; Colombo Mario, Responsabile attività culturali e di
formazione sulla fascia del tirreno cosentino; Platarota Aldo,
Responsabile attività culturali. |
Cartina delle
Sezioni Uciim presenti sul territorio provinciale
Sezioni presenti al 20 aprile 2007 N. 2
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1)
Mirto-Rossano (1978) |
2) Paola |
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UCIIM DELLA
PROVINCIA DI COSENZA:UN LUNGO CAMMINO DI AMICIZIA, DEDIZIONE, PASSIONE
di Maria
Teresa Sciolla Presidente Nazionale UCIIM
Amicizia,
dedizione, passione: sono i termini che meglio descrivono il cammino
percorso dall’UCIIM della Provincia di Cosenza.
L’amicizia
è il sentimento che lega i tanti soci in un’attività intensa e solerte,
sempre tesa al Bene Comune e all’edificazione di una Comunità Educante
che abbia al centro il discente e il suo bisogno di imparare e di essere
educato. La
dedizione è la virtù che ha sorretto il lavoro dei soci e ha ispirato le
numerose iniziative e gli innumerevoli incontri promossi dal Presidente,
prof. Franco Carlino, che nel giro di pochi anni - tra il 2007 e il 2009
– ha portato le sezioni provinciali da due a cinque.
Alle
sezioni di Paola e di Mirto-Rossano si sono aggiunte quelle di Cassano,
San Marco Argentano e Lungro, e in tal modo non solo si è estesa
capillarmente l’Associazione sul territorio, ma si è anche conseguito
l’importante obiettivo di essere presente con una Sezione UCIIM in ogni
Diocesi provinciale.
Il
raggiungimento di tali risultati è possibile solo quando l’impegno è
animato da passione autentica e sincera, che non si ferma di fronte agli
ostacoli e riesce a “contagiare”i colleghi, trasformandoli in compagni
di viaggio. Non
si tratta di mero entusiasmo, ma di motivazione profonda, sostenuta da
sicura professionalità.
Sfogliando
gli “appunti di viaggio” che riassumono il percorso dall’aprile 2007 al
maggio 2009, si è colpiti dalla programmazione minuziosa di ogni
attività, dalla cura per i dettagli, dall’attenzione per ogni aspetto
delle iniziative, a partire da quello spirituale. I temi proposti per
corsi e convegni illuminano infatti l’attualità con una visione “alta”,
ispirata ai grandi Maestri della Cristianità.
Ne
emerge una concezione della scuola che riesce a coniugare da un lato la
continuità con la nostra migliore tradizione educativa e didattica,
dall’altro l’interesse per le innovazioni più valide, mai assunte
acriticamente ma sempre studiate e rielaborate con spirito di cristiana
condivisione e partecipazione.
L’UCIIM
della Provincia di Cosenza ha saputo realizzare nel concreto i fini
indicati dall’art. 3 dello Statuto, dove al primo posto si cita quello
di “promuovere ed attuare la formazione spirituale, morale e
professionale dei Soci”.
In
un viaggio che, siamo certi, giungerà a mete sempre più lontane.
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LA FASE PROGRAMMATORIA
Finita
l’esperienza alla guida della Sezione di Mirto-Rossano, il nuovo
incarico a livello provinciale, per me, segna l’inizio di nuovi
“Percorsi”. Il
titolo del mio ultimo libro, certamente premonitore di ciò che a
breve sarebbe accaduto.
Una
nuova stagione è alle porte.
E’
necessario da subito pensare a misurarsi con i nuovi impegni.
Interrogarsi
per elaborare analisi e studiare soluzioni efficaci e condivise per
rilanciare l’Uciim a livello provinciale.
Un’Uciim
poco presente sul territorio, oramai da molto tempo, con solo due
Sezioni, quella di Mirto-Rossano, molto consistente con 178 iscritti, a
fare da battistrada anche a livello regionale e quella di Paola con 21
iscritti, incastonate in una provincia molto grande, con cinque Diocesi
e con grandi potenzialità.
Ho
indicato da sempre, nella prospettiva dell’autonomia e dell’assunzione
di responsabilità, una via d’uscita alla rassegnazione, alla pigrizia,
all’abitudine, alla dipendenza.
Con
molta franchezza da subito mi sono chiesto cosa toccava fare a livello
provinciale, per una maggiore presenza dell’Associazione, analizzandone
le difficoltà ma cercando di coglierne tutte le opportunità.
Era
necessario avviare un programma di rilancio agendo sulle priorità,
passando da una fase di transizione a quella del rilancio nella speranza
di cercare di vincere la sfida che mi si poneva davanti al fine di
evitare un prolungamento della transizione o ancora peggio cadere nella
stagnazione. Per
dare corpo al nostro progetto si è provveduto da subito adeguare al
contesto che cambia nuovi protagonisti.
Il
Consiglio eletto, infatti, era il meglio che in quel momento si potesse
avere, per le disponibilità manifestate nelle candidature, che
risultano, purtroppo, ahimè sempre poche quando bisogna mettersi in
gioco. In questa fase, ciò che maggiormente mi ha convinto ad affrontare
un percorso oggettivamente difficile è stato, in primo luogo l’aver
creato, nel corso degli anni della mia Presidenza alla guida della
Sezione di Mirto-Rossano, le condizioni per far emergere un valido
gruppo di lavoro, affiatato, disponibile, motivato con il quale si
poteva lavorare.
Ed
è stato proprio buona parte di questo gruppo che ha voluto insieme a me
cimentarsi nell’esperienza di questo Consiglio Provinciale con la mente
e il cuore ricchi di un forte senso responsabilità. In tal modo, il
nuovo percorso mi è sembrato, per l’Uciim provinciale, una irrepetibile
opportunità, per veicolare il messaggio di Gesualdo Nosengo.
Personalmente
ho voluto dare risposta a questa chiamata assumendo impegno e
responsabilità, nei confronti di un territorio come quello provinciale,
non comuni. Passare
dalla guida di una Sezione a quella di un Consiglio Provinciale, per
giunta in una delle province più grandi d’Italia, non era facile. Ma
l’esperienza maturata nella Sezione mi è stata di aiuto e mi ha
confortato. Condizione
necessaria ho ritenuto che fosse l’operare con impegno costante e
serrata programmazione, rilevando immediatamente le necessità e le
richieste di aiuto provenienti dal contesto.
A
conclusione di ogni lavoro, dovrebbe essere buona abitudine soffermarsi
su quanto realizzato cercando di rimirare l’operato. Ciò è quanto
personalmente, normalmente, faccio e quanto ho fatto in questo caso,
pensando alle tante cose realizzate nella Sezione, ma soprattutto alla
metodologia applicata, che ci ha permesso di raggiungere ottimi
traguardi, fare gruppo e che opportunamente applicata a livello
provinciale ci avrebbe permesso di bissare i risultati ottenuti, ma in
un territorio più vasto.
Lavorare
con un buon gruppo fa sicuramente gioco di squadra e quindi bilancio e
programmazione.
Tuttavia,
è importante esprimere quotidianamente la felicità di allestire un bene
per gli altri.
Questo
è un valore aggiunto, una voce che mai potrà essere annotata in nessun
documento.
LE RELAZIONI E LA FASE
ESPLORATIVA
Dopo
una prima, se pur breve, fase introduttiva ed una successiva dedicata
alla programmazione, il Consiglio Provinciale comincia a muovere i primi
passi nel territorio di pertinenza, per esplorare possibilità concrete e
strategie finalizzate a creare le giuste premesse all’attuazione del
programma deliberato.
Su tutto il
territorio provinciale si susseguono, nelle cinque Diocesi, una serie di
incontri mirati con tutti i Vescovi della Provincia, e secondo un
calendario concordato.
Insieme
a Mons. Francesco Milito, Consulente Regionale Uciim incontriamo, per
primo, S.E. Mons. Salvatore Nunnari, Vescovo Metropolita di Cosenza –
Bisignano e poi a seguire, S.E. Mons. Domenico Crusco, Vescovo di San
Marco Argentano – Scalea; S.E. Mons. Santo Marcianò, Vescovo di Rossano
– Cariati; S.E. Mons. Vincenzo Bertolone, Vescovo di Cassano e infine
S.E. Mons. Ercole Lupinacci, Vescovo dell’Eparchia di Lungro.
Inoltre,
con le stesse modalità viene incontrata la Comunità Ardorina di Montalto
Uffugo e il suo Superiore Generale, Padre Antonio De Rose.
A
tutti è stata rappresentata la realtà uciimina provinciale con le
esigenze e le difficoltà di laici impegnati nel difficile compito della
formazione, allo scopo di pre-esplorare strategie per una maggiore
presenza dell’Uciim in campo provinciale.
Si
prospetta la nascita di una Sezione nella Città di Cosenza, nella Città
di Acri, Montalto Uffugo, Cassano, San Marco Argentano, Lungro al fine
di costituire una rete interdiocesana di Sezioni Uciim nella provincia
di Cosenza. Altresì,
è stata fatta richiesta della nomina del Consulente Ecclesiastico
Provinciale, figura inesistente nella Provincia di Cosenza e della
nomina del Consulente Ecclesiastico per la Sezione di Paola, priva già
da alcuni anni.
In
ultimo, si ipotizza la celebrazione di una prima giornata provinciale di
spiritualità, in occasione del cinquecentenario della morte di San
Francesco di Paola, da tenersi a Montalto Uffugo, e alla quale c’è la
completa adesione e il positivo riscontro da parte della Comunità
Ardorina. Gli
incontri sono stati tutti accoglienti e improntati alla massima
cordialità. Intensissimo,
molto partecipato e soprattutto schietto è stato il confronto, che si è
immediatamente aperto tra la presidenza provinciale e i Pastori della
Chiesa cosentina.
Da
parte di tutti c’è stata la massima sensibilità verso l’Associazione e
verso il progetto generale del Consiglio Provinciale e l’impegno di
portare a soluzione i problemi messi in cantiere.
L’azione
del Consiglio Provinciale si caratterizza anche, e soprattutto, per i
rapporti relazionali avviati con i vari interlocutori.
Aspetto
non secondario nell’affermazione positiva di ogni progetto o processo,
per portare a buon fine quanto preventivato.
A
tutti i Vescovi è stata assicurata la costante e puntuale informazione
su quanto programmato o realizzato.
A
tutti è stata fatta pervenire nota di ringraziamento per la
collaborazione ricevuta ed in occasione delle festività natalizie e
pasquali non sono mancati i doverosi quanto graditi scambi di auguri.
I
rapporti relazionali hanno inoltre riguardato la capillare informazione
delle iniziative fatta attraverso la stampa e i mezzi di comunicazione.
Costantemente
informata dell’attività provinciale è stata la Presidente Nazionale,
Maria Teresa Lupidi Sciolla, che non ha fatto mai mancare il suo
incoraggiamento e sostegno morale alle varie iniziative. Le
relazioni, improntate a ricercare la massima collaborazione ci sono
state, inoltre, con i diversi livelli associativi e istituzionali
presenti sul territorio provinciale, regionale e nazionale. Non meno
interessante, in questa fase, per un lavoro correttamente impostato, è
risultata la comunicazione via e-mail quale grande opportunità per
relazioni veloci, forti e continue.
L’AZIONE E LA FASE OPERATIVA
Nella
consapevolezza di interpretare i sentimenti favorevoli di quanti, in
questi anni, ci sono stati vicini nel sostenere il nostro progetto, e
che colgo l’occasione, ancora una volta, per ringraziare, con la stessa
consapevolezza ritengo poter affermare che il Consiglio Provinciale
Uciim ha sempre cercato di muoversi con efficacia nell’intento di dare
il proprio contributo all’ Associazione, al mondo della scuola, al
territorio, alle Diocesi.
Per
quanto possibile, abbiamo ravvisato la necessità di mirare i nostri
sforzi e i nostri interventi nella speranza di orientare e richiamare
tutte le componenti in relazione con la scuola, ad assumersi la propria
parte di responsabilità.
Pastori
diocesani e laici insieme, affinché il sistema educativo di istruzione e
di formazione potesse realizzare al meglio le sue finalità a servizio
della persona e della comunità civile.
In
questa ottica va visto il nostro programma e i nostri interventi, punti
indiscutibili della nostra azione e della nostra operatività sul
territorio. Con
la nostra azione, inoltre, nelle cinque Diocesi della Provincia, abbiamo
inteso dar vita ad un adeguato e intenso rapporto tra la Chiesa e la
nostra Associazione perché riteniamo che oggi più che mai i cristiani
sono chiamati a essere partecipi della vita del loro territorio, senza
esenzioni, portando in esso una testimonianza ispirata al Vangelo per
costruire, nel nostro caso, con gli altri soggetti coinvolti nell’azione
sinergica una scuola migliore.
Questo
lavoro per la nostra provincia è stato necessario, e la nostra decisione
coraggiosa è stata ripagata dai risultati che evidenziano come nell’arco
di un triennio siano positivamente cambiate le cose superando un atavico
immobilismo. Lo
scopo primario del nostro lavoro è stato quello di creare, all’interno
della provincia, una rete interdiocesana di Sezioni capaci di lavorare
in autonomia, per dare risposte alle istanze mantenendo la propria
specificità territoriale, le proprie esigenze, e per veicolare il
messaggio uciimino.
Tutto
ciò guardando avanti per un obiettivo fondamentale: concorrere a
rafforzare la capacità di un’UCIIM forte a livello nazionale, regionale,
provinciale e sezionale, che forte del suo peso in maniera unitaria,
potesse rapportarsi per la soluzione dei problemi che affliggono ormai
da troppo tempo la scuola italiana.
In
tutto il nostro percorso siamo stati aiutati dal Signore, che ci ha
visto apostoli in questo nostro peregrinare per tutta la provincia per
evangelizzare e portare a tanti colleghi, con tante difficoltà, il
nostro messaggio. Se risultati ci sono stati è perché li abbiamo voluti,
li abbiamo perseguiti. Le scelte fatte sono state scelte consapevoli e
vincenti. Il
nostro è stato un lavoro duro, tenace, di forte responsabilità, basato
sulla conoscenza dei nostri limiti, ma incoraggiati dalla speranza e
dalla nostra umiltà, a volte non sempre adeguatamente compresa o
condivisa. Siamo
stati realisti per aver compreso quanto viene oggi chiesto al cristiano
comune negli ambienti che caratterizzano la sua vita di famiglia, di
lavoro, di scuola.
Abbiamo
fatto Pastorale, cercando con il nostro lavoro di poter essere, il più
possibile, consequenziali e coerenti con quanto scandito dagli
Orientamenti Pastorali del Convegno Ecclesiale di Verona, perché
“evangelizzare non è solo aggiornare il Vangelo all’attualità, ma
ritrovarne il senso come lievito delle forme della vita umana e quindi
anche della forma educativa e culturale scolastica”. |
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